In Germania e in Austria una serie di leggi liberali avevano mitigato il tradizionale antisemitismo nel Nord-Est dell’Europa e ciò aveva fatto sperare nella possibilità di un’integrazione degli ebrei nel mondo tedesco.
…occorre prendere atto che molti intellettuali, fino al 1935, avevano sinceramente sottovalutato le conseguenze dell’antisemitismo. Anche i fratelli di Flora lo avevano fatto, certi che l’aver servito la patria sotto le armi avrebbe garantito loro il rispetto dei nazionalsocialisti e si ostinavano a rimanere ad Amburgo nonostante le pressioni della sorella. Vietri sul Mare Molti intellettuali e artisti si sono già affrettati a lasciare la Germania. Attorno a Flora si riuniscono profughi, incantati dallo scenario della Costiera e incuriositi da un mondo molto diverso da quello che hanno lasciato e che non conosce l’ostilità e l’odio nel quale sta precipitando l’Europa. A Vietri tutto sembra tranquillo.
Nei caffè di Berlino correva la vita e correvano le idee, ma correva anche più veloce il pericolo dell’annientamento e dell’umiliazione. In riva al mare di Vietri tutto era immobile ma tutto sembrava avere un posto legittimo, una sede naturale benedetta da quel cielo azzurro maestoso che non lasciava spazio a nebbiose fantasie di supremazia razziale.
In casa di Flora trova rifugio anche il figlio della sorella Grete, Hermann Hoppenheim; altri familiari si preparano a partire per l’ America. In Italia gli ebrei sono fiduciosi: Mussolini ha dichiarato che in Italia non ci sarà mai una “questione ebraica” e poi c’è la Chiesa di Roma che, si pensa, terrà lontano l’odio presente nel Nord Europa.
Ceramiche ICS
Vietri in questi anni sta vivendo un momento di grande splendore turistico.
I contrasti violenti dei colori del mare e delle montagne, la luce abbagliante del cielo meridionale già greco (Paestum a un tiro di schioppo) attiravano turisti più estetizzanti, soprattutto gli artisti che da quella bellezza estenuante prendevano forza per inoltrarsi nei difficili viaggi interiori. Hitler e Mussolini a Roma, 1938
Ma la visita di Hitler nel maggio del 1938 alimenta i presentimenti in Flora che vede scendere a sud la marea dell’antisemitismo. Purtroppo, il successo della ICS coincide con l’inizio delle persecuzioni razziali. Il Duce, con il Regio Decreto del 7 settembre di quello stesso anno accetta gli aspetti più odiosi della politica nazista. Gli ebrei non possono più risultare proprietari di esercizi commerciali, industrie e beni immobili. Molti negozi sono obbligati alla chiusura o alla liquidazione.
I “bravi cittadini” italiani intravidero una possibilità di fare affari rilevando gli esercizi commerciali degli ebrei, gli studi commerciali e persino le cattedre accademiche. Furono proprio gli intellettuali e gli accademici delle università i più solerti nella delazione contro gli ebrei, con i quali avevano convissuto fino ai mesi precedenti e dei quali potevano prendere facilmente il posto senza dimostrare le stesse competenze.
Vaso MACS
Max e Flora lottano strenuamente mettendo in atto una serie di strategie non di fuga ma di mimetizzazione del patrimonio convinti che la burrasca passerà presto. Viene cancellata la ICS e costituita la MACS ma, alla fine, ogni loro sforzo risulterà inutile.
Solo oggi, grazie ai documenti sopravvissuti e alle testimonianze dei pochissimi uomini di quella stagione ancora in vita, si riesce a ricucire il filo della storia, sepolto dalla pigrizia e poi dalla leggenda di una colonia “tedesca” venuta a giocare con la creta in riva al mare mentre l’Europa andava in frantumi.
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Antonio Forcellino, La ceramica sugli scogli. La storia cancellata di Max e Flora Melamerson