Tra tutti i numerosi riferimenti alla cucina ebraica tripolina nel libro Carciofi alla giudia di Elisabetta Fiorito ho scelto di rubare due nomi, due soli: brick e bistil, gustosi piatti preparati da Iolanda, la madre di David, nata a Tripoli.
I bambini amavano invece le brick e le bistil fritte, le prime fatte di una sottile sfoglia di acqua e farina proveniente dalla Francia e comprata nel minimarket kasher vicino a Porta Portese che veniva riempita di uovo fritto all’istante oppure di tonno, capperi e patate, o ancora di tritato e patate. Le seconde erano crocchette di patate rosse ripiene di carne con cannella e uovo sodo, perché la cannella a Tripoli si usava non soltanto nei dolci, ma anche nei piatti salati. “Non ce posso pensa’” esclamava Giovanna quando Rosamaria raccontava entusiasta delle novità culinarie tripoline che la madre non apprezzava, paladina com’era della cucina italiana…
Ed ecco quello che ho scoperto cercando in internet: il video che mostra la preparazione delle bistil…
dal sito Italia ebraica, responsabile Amos Guetta
…e la ricetta delle buonissime (immagino) brick.
Brick di patate e prezzemolo, piatto della cucina ebraica tripolina
di