Nella loro diaspora, afferma Elia Boccara, gli ebrei, seguendo percorsi diversi, sono venuti a contatto con varie culture: e se ebrei francesi e tedeschi preferivano non abiurare la loro fede, in Spagna era impossibile tornare all’ ebraismo anche in caso di battesimi forzati. Prendo note e appunto le date a margine delle pagine di questo libro, “L’invenzione marrana” di Elia Boccara, che ripropone alcuni aspetti della storia tormentata e affascinante di un popolo straordinario. Conoscevo l’altro libro (bellissimo, e che vorrei rileggere e sistemare in questo mio angolo di lettura) “In fuga dall’ Inquisizione” e ora apprendo, con sorpresa, che solo in età adulta l’autore ha scoperto le sue origini marrane.
Preferisco come al solito non commentare limitandomi a riportare nel mio taccuino piccoli brani che ritengo particolarmente significativi lasciandomi trasportare in un racconto terribile, quasi incredibile se non ci fossero documenti a testimoniare che tutto è realmente accaduto.
La popolazione ebraica della Spagna alla fine del Medio Evo, prima dei massacri del 1391, era numericamente la più importante di tutto il mondo ebraico e la sua presenza risaliva almeno ai tempi della dominazione romana. Dopo le persecuzioni subite nella Spagna araba a opera degli Almoravidi prima, e poi, soprattutto, Almohadi, la Spagna cristiana fu il principale rifugio degli ebrei fuggiaschi. Assistiamo allora a un fenomeno di forte simbiosi tra le élite ebraiche e le monarchie dei vari regni cristiani, in particolare la Castiglia e Aragona. Il ruolo culturale degli ebrei è allora enorme: nel XII secolo, a Toledo, gli studiosi ebrei traducono in castigliano (e non in latino) le opere dei filosofi arabi, i quali a loro volta mediavano la conoscenza del pensiero ellenistico.
Don Chisciotte della Mancia in un dipinto di Honoré Daumier. “Ultimamente alcuni studiosi spagnoli credono di individuare in Cervantes delle origini ebraiche”. Elia Boccara
Quando il pericolo islamico è sventato con la riconquista del Regno di Granada, l’attenzione si rivolge alla ricerca di un capro espiatorio per tutti i danni provocati dalle guerre civili e dall’ impoverimento del paese.
…gli ebrei saranno le vittime designate di un movimento che trova il suo culmine nei massacri e nelle conversioni forzate del 1391, e il suo proseguimento durante tutto il XV secolo fino all’ istituzione del Sant’ Uffizio nel 1478 e l’espulsione degli ebrei nel 1492. Un confronto tra il comportamento degli ebrei della Renania e quello degli ebrei spagnoli, facendo astrazione dal contesto storico particolare, è del tutto fuori luogo.
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Elia Boccara, L’invenzione marrana. Ricostruzione dell’anima in un’alba di modernità