Sono pagine che non si possono riassumere: così grande è la commozione che suscita la storia dell’ amicizia di Jerzy e Lolek, durata lungo tutto il corso della vita, con loro che, quando si incontrano, contano i compagni che non ci sono più.
Quarta di copertina, Giovanni Paolo II e Jerzy Kluger in Vaticano, 15 febbraio 1993
E la narrazione dell’incontro tra il giornalista Gian Franco Svidercoschi e Jerzy Kluger è una storia nella storia. Altre storie si intrecciano a questa.
Svidercoschi, già vicedirettore dell’Osservatore Romano e profondo conoscitore dell’ambiente vaticano, ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di “Dono e Mistero” e ha scritto “Una vita con Karol”.
Riporto nel mio spazio le parole con cui Svidercoschi conclude il suo libro.
Con l’invito, non solo a conoscere la tragica storia del passato, ma anche a impegnarsi e a vigilare perché quella futura, anzi, la storia che stiamo vivendo, ripudi per sempre la tentazione del razzismo, della discriminazione, dell’odio, del disprezzo dell’uomo. Di qualsiasi uomo.
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Gian Franco Svidercoschi, Il papa e l’amico ebreo. Storia di un’amicizia ritrovata