Ottobre 1944
“Il Reichsfürer Himmler, che aveva supervisionato lo sterminio degli ebrei per conto delle SS, capì che una volta venuta alla luce la natura dei crimini commessi, i responsabili non sarebbero stati trattati con clemenza. A ottobre aveva ordinato la soppressione degli ebrei e a novembre aveva deciso di far saltare in aria le camere a gas e i forni crematori di Auschwitz, con l’intenzione di eliminare ogni traccia di ciò che vi era accaduto.”
Intanto l’esercito sovietico avanza, il 19 gennaio i soldati tedeschi abbandonano il campo. Pochi giorni dopo un uomo vestito di una pelle d ‘orso appare sulla porta della baracca. Eva gli corre incontro con le altre donne per abbracciarlo: le forze sovietiche sono entrate nel campo.
Ci sono alcune considerazioni dell’autrice che desidero mettere in evidenza:
“La documentazione attesta che gli inglesi e gli americani erano al corrente dello sterminio degli ebrei ad Auschwitz già 1943 e ignorarono la richiesta di bombardare le camere a gas nell’estate del 1944. Un funzionario del ministero degli Esteri britannico scrisse che il bombardamento di Auschwitz avrebbe portato a un “enorme flusso di rifugiati” diretti in Palestina, allora ancora sotto il protettorato britannico, e alla rivendicazione di una patria indipendente.”
Gli Alleati hanno altre priorità più importanti che salvare gli ebrei.
Da Birkenau Eva si sposta nel campo di Auschwitz alla ricerca del padre e del fratello, ed è qui che riconosce in un uomo emaciato avvolto in una coperta il padre di Anne Frank, Otto. Si è salvato. Tanti dei loro conoscenti non ce l’hanno fatta.
“Ero viva, ma avrei dovuto imparare di nuovo a vivere e trovare il mio posto in un mondo che spesso non voleva conoscere gli orrori a cui aveva assistito.”Eva Goeiringer
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Eva Schloss, Sopravvissuta ad Auschwitz. La vera e drammatica storia della sorella di Anne Frank